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Area Test
Nastro WAT VS Nastro PST

Che si stia spedendo pacchi pesanti, oggetti in vetro delicati o cercando di migliorare l'imballaggio e la consegna e-commerce, è fondamentale che gli articoli all'interno dei cartoni di spedizione arrivino con assoluta sicurezza alla loro destinazione finale. Clienti soddisfatti sono garanzia di acquisti ripetuti. I Clienti soddisfatti aumentano la base di affari e, soprattutto, minimizzano i costi causati dalla merce restituita o danneggiata. Una parte importante per garantire la sicurezza della spedizione, è l'utilizzo di un nastro appropriato che possa assicurare all’imballo la certezza di resistere ai rigori del processo di spedizione.
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Quando si deve considerare l’acquisto di nastro per chiudere gli imballi, le Aziende generalmente devono scegliere tra, nastro a film plastico PST sensibile alla pressione e nastro WAT attivato dall'acqua.

La domanda è spontanea...quale è la migliore scelta?
A noi piace ponderare al meglio le scelte per poter decidere di conseguenza e, per questo motivo, proviamo a considerare le prestazioni relative dei due tipi di nastri in un ambiente di ricerca controllata.

Lo studio è stato condotto da una società di ricerca indipendente, alla quale è stato chiesto di analizzare la produttività e l'integrità del nastro.

Condividiamo i risultati ottenuti certi di trovare notizie che potrebbero sorprenderci...

Il focus dei test era incentrato su quattro criteri principali:
  • Misure di produttività
  • Quantità di nastro
  • Integrità del nastro (nonostante tre condizioni climatiche variabili)
  • Forza di adesione
Materiali utilizzati nello studio:
  • Dimensioni dei cartoni ondulati: 450 x 300 x 350 mm
  • Nastro WAT largo 50 mm
  • Nastro a film plastico PST
  • Dispenser da banco elettrico
  • Pistola nastro con nastro largo 50 mm


Nastro WAT vs. Nastro PST
Test 1: produttività
L'obiettivo del primo test era valutare quanti cartoni potevano essere sigillati in un giorno lavorativo di sei ore, usando WAT (nastro attivato dall'acqua) rispetto al nastro sensibile alla pressione PST. Per verificare questo obiettivo, i lembi di cartone superiore e inferiore sono stati sigillati con una sola striscia di nastro abbastanza lunga per ancorare gli stessi ai lati del cartone. Il nastro WAT aveva una lunghezza dei tratti verticali di 75 mm; il nastro PST aveva una lunghezza di 100 mm.

Risultati:
PST: sono stati sigillati 535 cartoni nell'arco di sei ore, pari a circa 89,2 cartoni/ora.
WAT:sono stati sigillati 649 cartoni nell'arco di sei ore, pari a circa 108,2 cartoni/ora. Aumento della produttività con WAT 21%

Conclusione:
La produttività, utilizzando un distributore da banco elettrico e nastro WAT è superiore del 21% rispetto all'uso di un distributore manuale con nastro PST.

Test 2: Nastro utilizzato
Questa prova, ha utilizzato le informazioni rilevate nel test precedente per calcolare la quantità di nastro necessaria per sigillare un cartone, utilizzando nastro WAT rispetto al nastro PST.

Risultati:
PST: la quantità di nastro utilizzata per cartone era pari a circa 1260 mm.
WAT: la quantità di nastro utilizzata per cartone è stata pari a circa 1160 mm, con un risparmio di circa l'8%.

Conclusione:
La quantità media di nastro necessaria per sigillare un singolo cartone con nastro WAT è circa l'8% in meno rispetto all'uso di un nastro PST.

Test 3: Prova di integrità
L'obiettivo di questo test era di prendere 20 cartoni, 10 sigillati con nastro WAT più altri 10 sigillati con nastro PST e, attraverso l'uso di una macchina di prova, registrare la quantità di pressione necessaria per aprire il cartone dove è sigillato, strappare il nastro o rompere il cartone. Ciascuno dei cartoni è stato testato in tre diverse condizioni:
• Atmosfera standard: 23° C - con umidità relativa 50%
• Atmosfera tropicale: 40° C - con umidità relativa 75%
• Atmosfera artica: -15° C - con umidità inferiore al 10%

Dopo il condizionamento, le scatole assemblate sono state testate premendo sul centro dei lembi superiori, per determinare quanta pressione era necessaria per rompere il sigillo del nastro.
Test con nastro WAT EVi Web Academy
Test con nastro PST EVi Web Academy


Risultati:
PST: la forza massima necessaria per aprire il cartone era di 7,62 Kg; forza facilmente prodotta da una persona di media corporatura.
WAT: la forza necessaria per far rompere i cartoni era di 27,24 Kg.

Conclusione:
il nastro WAT ha resistito ai vari test ambientali di temperatura e umidità e ha fornito un sigillo affidabile per prevenire manomissioni.

Test 4: Verifica adesione
L'obiettivo di questo test era valutare in che misura il nastro WAT, rispetto al nastro PST, aderisse ancora ai cartoni (valutandone il grado di “appiccicostità” o legame) dopo un periodo di tempo. Questo test è di estrema importanza se si vuole valutare il grado di sicurezza alla monomissione dell’imballo.

La procedura del test comprendeva, 4 cartoni sigillati con nastro WAT e 4 cartoni sigillati con nastro PST, sui quali veniva eseguita la rimozione manuale del nastro dopo 5 sec. dal posizionamento in un primo caso e, dopo 24 ore, nella seconda prova.

Per tutte le condizioni del test ( 5 secondi e 24 ore ), il nastro è stato sollevato e il materiale di superficie che è stato rimosso con il nastro, è stato misurato.

Risultati:
WAT: dopo 5 secondi, il nastro di carta presentava ancora una notevole appiccicosità.

Dopo 24 ore, quando il nastro è stato rimosso, le fibre di cartone si sono staccate con il nastro per circa l'80% dell'area in cui il nastro stesso era posizionato.

PST: dopo 5 secondi, il nastro di plastica non presentava appiccicosità e, peggio ancora, dopo 24 ore, il nastro veniva rimosso facilmente, catturando con esso solo una piccola porzione delle fibre di cartone.

Conclusione:
il nastro WAT ha superato brillantemente i vari test fornendo un sigillo affidabile per prevenire manomissioni.


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