EVi® Tape Audit Program & Case Story

EVi® Tape Audit Program & Case Story

Dando seguito a recenti consulenze operative, EVi® propone alle aziende interessate Tape Audit Program, un programma di collaborazione con i clienti dove l’esperienza di EVi® viene messa a disposizione per verificare se le procedure in uso possono o devono essere migliorate per sostenere e garantire la massima resa durante le operazioni di confezionamento del fine linea.

Con Tape Audit Program si migliora l’efficienza e la produttività della sigillatura attraverso l’identificazione e la standardizzazione delle pratiche di confezionamento, con lo scopo di garantire sicurezza di chiusura dell’imballo, ecocompatibilità, risparmio operativo e di materiale d ‘uso.

Riportiamo ad esempio una delle nostre ultime esperienze con una realtà produttiva che aveva interesse a migliorare le storiche procedure presenti nel proprio fine linea e, in particolare, voleva risolvere i problemi che stava riscontrando sulla chiusura dell’imballo. L’azienda era preoccupata perché, tra le altre cose, l’imballo richiedeva più applicazioni di strisce di nastro plastico per garantire una potenziale corretta chiusura (considerato che la confezione avrebbe poi dovuto sostenere diversi sbalzi termici durante il trasporto) ed era preoccupata per la quantità di nastro che stava utilizzando che, oltre a non essere una scelta ecocompatibile, era in palese conflitto con l’obbiettivo di ridurre i costi.

Dopo aver incontrato l’Azienda per una valutazione delle procedure in uso e presentato Tape Audit Program, il processo di consulenza ha esaminato il procedimento di imballaggio del fine linea, i materiali utilizzati, le postazioni di lavoro e gli spazi logistici interessati per identificare le aree di possibile miglioramento.

Valutando i rilievi e collaborando a diretto contatto con il reparto R&D del Cliente, sono emerse due possibili soluzioni che, dopo un “live test operativo”, hanno determinato il passaggio strategico all’uso di nastro WAT.

In sintesi, una realtà produttiva era preoccupata di usare troppo nastro da imballaggio per sigillare i propri imballi e vedeva sempre più lontana la possibilità di rendere “green” le proprie confezioni. Con l’idea di garantire una migliore chiusura, ogni cartone imballato utilizzava due lunghezze di nastro sia nella parte superiore che inferiore, per un totale di quattro lunghezze.

Le lunghezze extra di nastro erano necessarie per creare una tenuta forte sui cartoni (che erano ad alto contenuto di materiale riciclato) perché durante il trasporto potevano incontrare situazioni climatiche con alte temperature.

Inoltre, le lunghezze aggiuntive di nastro aumentavano il tempo necessario per sigillare un cartone e il processo di applicazione richiedeva almeno 6 dipendenti nell’area di sigillatura per tenere il passo con i livelli della produzione.

Dando seguito ad un paio di possibili soluzioni presentate che prevedevano l’uso di materiali con caratteristiche simili a quelle normalmente utilizzate e valutando attentamente i risultati emersi da Tape Audit Program, si è deciso di utilizzare un tipo di nastro diverso dal tradizionale nastro plastico e procedere con nastro WAT per un live test in produzione.

Il nastro WAT utilizza un adesivo a base di amido attivato ad acqua per creare un saldo legame profondo e penetrante con la superficie della scatola. Utilizzato con un dispenser automatico, il nastro WAT offre agli operatori una soluzione efficiente, salubre e affidabile per sigillare l’imballo anche con scatole ad elevato contenuto di materiale riciclato (si ricorda che il volume di contenuto di materiale riciclato negli imballaggi in cartone ondulato ha un effetto diretto sulla capacità dei nastri di legarsi con la superficie da sigillare). Le fibre di cartone kraft hanno maggiori dimensioni e si “legano” rapidamente agli adesivi. Le fibre di contenuto riciclato sono molto più corte a causa del processo di riciclaggio e ciò limita la capacità del comune nastro adesivo di creare un legame di chiusura efficace. Il nastro WAT aderisce con estrema efficacia indifferentemente dalla composizione del materiale della scatola.

WAT genera un legame immediato e forte che si traduce in una tenuta superiore di chiusura dell’imballo. Nello specifico caso, considerato il peso del prodotto, si è pensato all’utilizzo di un nastro con rinforzo medio che, con un’unica striscia, ha garantito il sigillo della confezione. Composto da un forte adesivo vegetale a rapido innesco e supportato da strati di carta kraft, WAT sviluppa velocemente una tenuta forte e penetrante quando viene applicato. Questa tenuta penetra il materiale del cartone e “salda” il nastro WAT alle fibre dell’imballo. Questa tipologia di tenuta, oltre a garantire la sicurezza della chiusura indipendentemente dalle escursioni termiche che l’imballo dovrà sopportare, viene definita “tenuta distruttiva” perché qualsiasi tentativo di apertura implica la distruzione dell’imballo e quindi WAT diventa anche un efficace antitaccheggio.

Verificati i test di produzione si è definitivamente introdotta la nuova procedura di imballo.

La soluzione utilizzata, basata sulla miglior interpretazione dei riscontri ricevuti “sul campo” unita all’utilizzo di appropriati materiali e relativi strumenti di applicazione, ha contribuito a ridurre notevolmente i costi di imballaggio. La resistenza del nastro WAT ha ridotto gli sprechi e la manodopera necessaria nelle operazioni di fine linea aumentando di contro la produttività e la sicurezza dell’imballo.

Nel positivo riscontro della nuova soluzione, non va dimenticato che l’elevata forza adesiva del nastro WAT consente agli operatori del fine linea di ridurre il numero di lunghezze di nastro per scatola: gli addetti ora applicano solo una singola striscia di nastro per lato, dimezzando efficacemente il consumo e lo spreco di materiale utilizzato.

La riduzione del nastro utilizzato ha aumentato la produttività della sigillatura dei cartoni. Con una riduzione delle lunghezze del nastro necessarie per sigillare ogni imballo, è stato dimezzato efficacemente il consumo e lo spreco di nastro e ridotto il tempo necessario per sigillare la singola confezione. L’utilizzo dei dispenser di nastro ha ulteriormente ridotto il tempo di sigillatura poiché la striscia di nastro viene erogata e automaticamente distribuita quando l’operatore la richiede.

Con l’aumentata velocità di confezionamento ottenuta con i dispenser automatici, l’Azienda è stata in grado di ridurre notevolmente i costi di manodopera. In origine, per mantenere i livelli di produzione, sei operatori  erano impegnati nelle pratiche di confezionamento; la nuova procedura ha consentito di ridurre a tre unità gli addetti al confezionamento consentendo agli altri tre di essere assegnati a nuove mansioni operative.

Da ultimo, con l’utilizzo di nastro WAT rinforzato si è ottenuta un’ulteriore riduzione dei costi; sostituendo infatti l’imballo di confezionamento (la scatola era stampata e sigillata in base al peso del contenuto) con semplice scatola e nastro WAT personalizzato, si è ottenuto un interessante risparmio sull’approvvigionamento dei materiali.

Il riscontro operativo dopo i primi sei mesi di utilizzo della nuova procedura ha di fatto registrato un risparmio dei costi sul fine linea del 32% e azzerato le contestazioni relative al ricevimento dell’imballo aperto.

Per concludere, EVi®, tramite Tape Audit Program, sta sviluppando interessanti soluzioni convenienti e su misura che possano dare valore aggiunto alla redditività operativa dei clienti che le sceglieranno, dove oltre a tutelare l’ambiente, viene garantita la sicurezza della chiusura e si consente lo smaltimento in unica soluzione dell’intero imballo, con risparmiamo di tempo e di denaro.

Per saperne di più contatta info@evi-italia.com