E-commerce sostenibile: Quanto conta il “peso” nel packaging
Negli ultimi due anni, il settore dell’e-commerce ha capitalizzato un’enorme esperienza operativa guidata direttamente dal mercato.
Quanto accaduto è stato significativamente spinto dalla pandemia, durante la quale l’e-commerce e la vendita al dettaglio hanno svolto un ruolo essenziale sia per l’economia che per la società. Questi sviluppi si traducono in numeri significativamente importanti; ad esempio, report comunitari registrano che nel 2021 l’e-commerce totale europeo è cresciuto in modo considerevole rispetto al 2020 sino a superare 700 miliardi di euro con un tasso di crescita del 13%.
Nel 2022, nonostante l’attuale situazione generale, si prevede una crescita al rialzo stimata attorno al +11% che porterà a superare gli 800 miliardi di euro di fatturato.
Con questi numeri, anche i più piccoli e all’apparenza insignificativi dettagli di spedizione, diventano importanti e, se sommati tra loro, risultano determinanti per poter poi reggere il mercato ed il confronto con i migliori competitor di settore.
Realizzare un packaging con un design accattivante, che sappia stupire i clienti, è il primo passo per conquistarli e fidelizzarli; arricchire poi l’esperienza emozionale con l’inserimento di coupon o biglietti di ringraziamento facilita sicuramente il rafforzamento del legame con il brand ma, se consideriamo i dati sopra esposti, un’altra importante componente diventa vitale: l’attenzione verso la sostenibilità ambientale.
L’E-commerce ha incrementato in modo significativo la domanda di prodotti ecologici, influenzando in modo considerevole anche l’imballaggio che non svolge più una mansione secondaria ma diventa di fatto l’unico contatto “fisico” con il cliente nel processo di acquisto.
Esso rappresenta quindi un’occasione per fidelizzarlo, per consolidare la percezione del brand e per differenziarsi dalla concorrenza.
Trascurare questo aspetto può diventare un’arma a doppio taglio. Il consiglio è quindi di approcciare l’imballaggio considerandolo non come un costo, ma come un’opportunità strategica per il business.

Delineato questo importante aspetto, va poi considerato che i numeri della richiesta portano a dover anche il peso dell’imballo. Quest’ultimo se debitamente studiato, può portare enormi vantaggi pratici sul confezionamento del collo e sui costi di spedizione.
La riduzione di peso (in alcuni casi riusciamo ad arrivare anche a -50%) diventa fondamentale se poi dobbiamo considerare anche la possibilità di dover farsi rendere l’imballo per un qualsiasi reclamo del Cliente finale.
L’attenzione ai materiali di riempimento, ai sistemi di chiusura e identificazione dell’imballo diventa cosi prioritaria.
In questo campo, EVi propone diverse soluzioni interessanti che prevedono l’assenza di materiali di riempimento e l’assenza di film di saldatura o nastro adesivo per il fissaggio dell’imballo garantendo comunque protezione e sicurezza; da non sottovalutare poi che, oltre ai costi per l’acquisto e lo smaltimento di una vasta gamma di materiali di imballaggio e riempimento, queste soluzioni consentono anche di risparmiare volume durante la spedizione che, sommandosi alla riduzione della quantità di rifiuti dell’imballo, abbattono in modo considerevole il consumo di CO2.
Concludendo si può affermare che, con pochi e semplici dettagli, si possono fare enormi differenze aiutando l’ambiente, risparmiando sui costi, garantendo comunque sicurezza e innovazione.
Per info www.evi-itaia.com